L’accordo di programma per il progetto Mediapolis non ha più alcuna ragione d’essere

Alfredo Villa, Amministratore Delegato di Brainspark che controlla la maggioranza delle azioni di Mediapolis, dopo le dimissioni dell’intero Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale rese note anche dalla stampa nel dicembre scorso, ha ritenuto opportuno cambiare anche il nome della propria società, che ha assunto la denominazione di Clear Leisure.

Commentando le dimissioni in blocco degli organi di amministrazione e di controllo di Mediapolis, le Associazioni ambientali sottolineavano che questo fatto (di cui non sono state rese note le motivazioni, ma che certamente indicano una gravissima crisi della società e non dissensi individuali) non poteva avere che due motivazioni: o la presa d’atto della avvenuta obsolescenza del progetto (anche a seguito della rottura delle trattative con il Fondo Sorgente, e ancora prima con altri gruppi internazionali contattati), oppure un insanabile contrasto fra gli organi di amministrazione della società e l’azionista di maggioranza Brainspark.

In ogni caso appariva chiaro che il progetto non si sarebbe più realizzato.

A conferma di quanto si era previsto, è stato pubblicato da Clear Leisure nel gennaio scorso un comunicato in cui – mentre la Società di Alfredo Villa annuncia tre nuove divisioni operative che si dovrebbero occupare di attività legate al tempo libero, alla ristorazione e alla gestione alberghiera – riconosce che l’investimento in Mediapolis, collocato nella divisione interventi immobiliari e finanziari “rappresenta una attività non operativa” e si sta studiando “una strategia di uscita”, mediante una ristrutturazione dei debiti.

L’abbandono del progetto è confermato da due ulteriori comunicati, che annunciano l’acquisto “provvisorio” di “Edenlandia e zoo di Napoli”: una società dichiarata fallita e già titolare di una concessione di vent’anni per lo zoo di Napoli, di proprietà del Comune. Su tale operazione deve ancora pronunciarsi in via definitiva il Tribunale Fallimentare.

Nel frattempo Clear Leisure informa di altre trattative in corso per sistemare alcune posizioni debitorie della Società.

Le difficoltà della Società di Alfredo Villa peraltro non finiscono qui, in quanto con un comunicato dell’11 Febbraio la Società informa che anche due propri amministratori (di cui erano state elogiate le doti all’epoca della loro nomina, alcuni mesi fa) hanno dato le dimissioni.

A questo punto, è chiaro a tutti che l’accordo di programma per il progetto Mediapolis non ha più alcuna ragione d’essere.

Un intervento della Regione in tal senso consentirebbe di considerare definitivamente chiusa un’operazione controversa, eliminando i danni ambientali che dalla stessa conseguivano, e proponendo su nuove basi più corrette interventi per le esigenze sociali ed economiche a favore della popolazione del Canavese, che non distruggano ma tutelino un paesaggio che costituisce ancora oggi il maggiore elemento identitario di questo territorio.

L’incertezza e l’ulteriore silenzio dei poteri pubblici non farebbero che aggravare l’attuale situazione di stallo.

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