Considerazioni sul ruolo effettivo della nuova stazione di Torino Porta Susa

Si è molto enfatizzato il ruolo della futura stazione di Porta Susa, sino ad affermare che essa sarà la principale stazione di Torino. Probabilmente nell’esprimere tale giudizio ci si è lasciati prendere la mano dal fatto che il numero complessivo di treni in essa transitanti sarà molto probabilmente più alto (vuoi per le cadenze del servizio metropolitano vuoi per l’attestamento incrociato del traffico locale) di quello dei treni a lunga percorrenza, che comunque, insieme ai regionali veloci a lungo raggio, continueranno ad avere il loro capolinea nella stazione centrale della città, e cioè nella stazione di Porta Nuova. Infatti tali convogli, che richiedono tempi lunghi di incarrozzamento non potranno, per evidenti ragioni di opportunità, attestarsi in una stazione di periferia per poi compiere una fugace fermata in una stazione sita in un’area più o meno centrale, dotata di soli binari di transito, qual’è quella di Porta Susa. E che, per giunta, per il più breve dei percorsi cittadini è posta a 1.600 m dalla stazione di Porta Nuova, coperti dalla metropolitana in 3 minuti e 10 secondi.

E’ logico poi che per stazione principale di una città debba intendersi quella in cui si attestano i grandi treni nazionali ed internazionali facenti capolinea nella città stessa, e non una stazione di mero transito, per quanto quest’ultima possa risultare quantitativamente più trafficata per il numero dei treni che vi transitano e vi sostano fugacemente. In altre parole, nel caso di Torino, per stazione principale deve intendersi la stazione di Porta Nuova (la cosa fu fatta rilevare a suo tempo anche dagli stessi tecnici R.F.I.).

Ma c’è un’ulteriore osservazione da fare circa il rapporto tra la stazione di Porta Nuova e la nuova stazione di Porta Susa. E cioè che, stanti i tempi brevissimi con cui la linea della metropolitana congiunge le due stazioni (3’ 10”), e le facili modalità di accesso offerte nell’interscambio tra le stazioni della metropolitana e quelle ferroviarie (sostanzialmente interne una all’altra), la stazione di Porta Susa può essere vista come un’appendice passante della stazione principale di Porta Nuova (principale, come si è già rilevato, non solo e non tanto perché fisicamente sita in pieno centro storico, ma in quanto naturale capolinea dei grandi treni nazionali ed internazionali, oltre che dei regionali veloci a lungo raggio, che hanno origine in Torino o che in Torino hanno il loro termine corsa). Questa funzione è simile a quella svolta dalla stazione sotterranea di Napoli Piazza Garibaldi nei confronti di Napoli Centrale e quella della stazione sotterranea di Bologna, attualmente in costruzione, della linea ad alta velocità Milano – Roma nei confronti della preesistente Bologna Centrale, entrambe sottostanti alle stazioni principali con cui formano un “unico sistema stazione”. Come nel caso di Napoli e Bologna anche nel caso di Torino pensiamo che si possa parlare, in termini di pratico utilizzo da parte degli utenti, di un “Unico Sistema Stazione Porta Nuova – Porta Susa”.

Domenico Accorinti

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