Centrale Idroelettrica sul Po alla Diga Michelotti

In seguito all’articolo apparso su “La Stampa” del 31 marzo, a firma di Beppe Minello, dal titolo “La centrale elettrica può partire, accordo tra Comune e ambientalisti”, ci sentiamo costretti a smentire formalmente la versione ivi pubblicata.
Italia Nostra Sezione di Torino e Pro Natura Torino, precipuamente rivolte alla tutela ambientale, confermano la loro contrarietà alla realizzazione della centrale idroelettrica in corrispondenza della Diga Michelotti, che rischia di snaturare completamente questo tratto di ambiente fluviale di rilevante valore storico e paesaggistico, e al progetto complessivo di prosecuzione della navigazione a motore fino a Sassi. Riteniamo che il progetto di rendere navigabile il Po fino a Sassi sia di fatto insostenibile economicamente e di grave nocumento per l’ambiente fluviale. Tale progetto, per il quale si ipotizza l’accesso a fantasiose risorse stanziate della Comunità Europea, non è mai stato discusso  con le associazioni ambientaliste, mai sottoposto a valutazione di sostenibilità ambientale, e mai portato neppure all’approvazione del Consiglio Comunale; ci pare oggi tanto più assurdo in quanto la Città non è in grado neppure di garantire la pulizia e l’utilizzo degli attracchi già realizzati fino al parco delle Vallere.
Abbiamo condiviso la mozione portata in Consiglio Comunale da alcuni Consiglieri che proponeva quanto meno di stralciare la Conca di Navigazione dal progetto della Centrale, ma pure questa mozione è stata snaturata, vantando per di più un "vasto consenso" intorno alla realizzazione del progetto per la navigabilità del Po, e sostenendo un nostro presunto coinvolgimento nell’avanzamento di tale progetto.
Ci auguriamo ancora un ripensamento di tutto il progetto.

Per Italia Nostra Sezione di Torino – Il presidente, Roberto Gnavi                   
Per Pro Natura Torino – Il vicepresidente e referente per l’urbanistica, Emilio Soave

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