Cantiere TAV di Chiomonte – Pro Natura Piemonte esprime preoccupazione per gli attuali lavori di sbancamento

Riportiamo il testo di una lettera inviata in data odierna da Pro Natura Piemonte alla Soprintendenza per i beni Archeologici del Piemonte e alla Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnografici del Piemonte. Lettera originale in allegato.

Pro Natura Piemonte esprime preoccupazione per gli attuali lavori di sbancamento connessi alla costruzione della strada di circonvallazione del cantiere della Maddalena di Chiomonte e ritiene sia necessaria una particolare attenzione per alcuni aspetti che in tempi recenti sono stati trascurati a favore di tracce di insediamenti neolitici risalenti al periodo dal 3400 a.C. al 2000 a.C. circa.

Il terreno in oggetto non è la sponda di un rio, e quindi area sconvolta dalle alluvioni dei secoli XVII e XVIII, perchè il rio Clarea faceva nel passato una grande ansa che fu tagliata alla metta del 1900 per conferire la sistemazione attuale (confronta “Carta in Misura in 9 parti” dell’AST).

I terreni sui quali sono in corso dei lavori costituiscono quindi un piano antico e consolidato, pur apparentemente in adiacenza del Clarea.

Su questi terreni si è svolto un episodio decisivo della battaglia di Susa nella seconda guerra di successione del Monferrato, con l’attacco del 1628 ordinato qui, personalmente, da Luigi XIII e dal cardinale Richelieu. Potrebbero quindi esservi ancora tracce di questo scontro a un metro di profondità.

Il proprietario di questi terreni e del vicino mulino di Clarea, deceduto nel 1757, risulta avere in quell’anno, nell’inventario notarile seguito alla sua morte, 6 emine di “tartifle” ad 8 soldi l’emina: si tratta della prima attestazione di un terreno coltivato a patate in Italia (il fascicolo originale è conservato nell’archivio dello scrivente) e questo fatto dovrebbe evitare la completa distruzione di questo antico piano detto Pian di Bluter (forse da La Blottière, topografo militare di Luigi XIV, che operò in questa zona).

Pro Natura Piemonte confida pertanto in una attenta considerazione della necessità di tutelare i luoghi da parte delle Soprintendenze in indirizzo.

Ringraziando per l’attenzione, si porgono distinti saluti.

Il Presidente (dott. Mario Cavargna)

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