Riportiamo qui di seguito una lettera inviata dalle Associazioni Ambientaliste FAI, Italia Nostra, Legambiente, Pro Natura e WWF all’Amministratore delegato di Mediapolis, Dott. Alfredo Villa, il quale aveva richiesto un incontro per illustrare una nuova versione del discusso progetto di parco a tema.
6 dicembre 2012
Egr. Dott. Alfredo Villa,
le associazioni FAI (Fondo Ambiente Italiano), Italia Nostra Piemonte e Valle d’Aosta, Legambiente Piemotne e Valle d’Aosta, Pro Natura Torino, WWF Piemonte e Valle d’Aosta, come Le sarà certamente noto, in questi quattordici anni hanno espresso in tutte le sedi istituzionali e non le ragioni della ferma opposizione al progetto Mediapolis. Ragioni che, ricordiamolo ancora una volta, sono in primo luogo di inadeguatezza del sito prescelto in quanto a rischio idrogeologico, ed in secondo luogo perché economicamente insostenibile come è testimoniato dall’assenza di investitori sia locali che internazionali.
Lei ha annunciato, dopo l’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione di Mediapolis che emargina definitivamente i referenti locali, un nuovo progetto in cui avanza un’ipotesi di suddivisione dei terreni e di modifica radicale del precedente progetto, che verrebbe suddiviso in settori distinti. Come già in passato, si dimentica di menzionare la condizione primaria dell’Accordo di Programma: l’unitarietà del progetto e l’impossibilità di realizzare edifici alberghieri e commerciali se non a servizio del parco a tema.
Cambiando il progetto cadono automaticamente tutte le autorizzazioni ottenute, si rende vana l’intera procedura svolta di Valutazione d’Impatto Ambientale.
Per queste ragioni riteniamo di non accogliere il Suo invito ad un incontro, ritenendo che sia Suo dovere depositare innanzitutto il nuovo progetto nelle sedi istituzionali, sottoponendolo al vaglio delle norme definite nel nuovo Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Torino, il quale è molto chiaro ed è molto restrittivo sul consumo di suolo.
Le associazioni ambientali poco meno di un mese fa avevano chiesto alle Amministrazioni Pubbliche Piemontesi di aprire un confronto in cui – archiviando definitivamente l’ipotesi Mediapolis – si pensi con maggiore serietà e realismo ad alternative di sviluppo dei luoghi, coniugate insieme ad una rigorosa protezione ambientale e salvaguardia dei terreni fertili, del paesaggio e dei valori civici del Canavese.
FAI–Fondo Ambiente Italiano, Italia Nostra Piemonte e Valle d’Aosta, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Pro Natura Torino, WWF Piemonte