Torino-Lione: considerazioni sull’analisi costi-benefici

Pro Natura Piemonte esprime la massima soddisfazione per i risultati della analisi costi e benefici redatta dalla commissione incaricata dal Ministero delle Infrastrutture che ha certificato una realtà nota da tempo e che da 30 anni ci sforziamo di fare conoscere.
Anche se l’esame sarà certamente più approfondito, dobbiamo notare sin da ora che, per esigenze che non conosciamo questa analisi è stata svolta sulla base di documenti pubblicati dall’Osservatorio del Governo, definibili di parte, mentre se si fosse svolta in contradditorio con chi in questi anni ha studiato i documenti e la situazione territoriale, l’analisi avrebbe prodotto un risultato estremamente più negativo.

In particolare
1. Non sono stati presi in conto i costi delle parti del progetto rinviate al 2030 come il tunnel dell’Orsiera e l’attraversamento sotto Torino.
2. Non si è tenuto conto del valore negativo determinato dalla sottrazione di tutti questi investimenti statali ad altre necessità sociali ed infrastrutturali.
3. I costi finanziari non sono stati calcolati secondo gli standard dell’E U.
4. Non sono stati esaminati i progetti originali approvati; non si è tenuto conto di analisi fondamentali come il cosiddetto AUDIT commissionato nel 2003 dal Governo francese alla Direction Generale Des Ponts et Chaussées.
5. Non si è tenuto conto del peso dei cantieri sulla vivibilità di un ambiente di valle. Si è assunta una durata di 10 anni quando il Gottardo ha richiesto 16 anni per la messa in esercizio. Non è stata introdotta una valutazione del rischio di ritardi per la presenza di amianto e di uranio.
6. Non si è tenuto conto che instradare il traffico generato dal nuovo tunnel lungo la linea attuale Susa Avigliana comporta delle situazioni di caduta della vivibilità per rumore e vibrazione; su questa stessa linea le ferrovie francesi hanno valutato che interessi tutti gli immobili in una fascia di 150 metri per lato, che: le ferrovie francesi si sono impegnate ad acquistare a prezzo di mercato. Nel caso della Valle Susa sarebbero interessate circa 900 case. Va ricordato che in ambiente di valle le barriere antirumore sono largamente inefficaci.
7. La dipendenza dai dati forniti dall’Osservatorio ha determinato l’assenza di riferimento alle statistiche internazionali ALPINFO che costituiscono la più autorevole e conosciuta fonte di informazioni sul traffico transalpino ed anche quella che mostra con la massima chiarezza la evoluzione negativa dei fenomeni in oggetto. Parimenti è da lamentare l’assenza di analisi dell’esperimento condotto con l’ Autostrada Ferroviaria Alpina AFA ed i carri Modalohr che pure, nei trattati sottoscritti da Francia ed Italia, era stato indicato come il primo elemento di valutazione sulla validità della Torino-Lione e che, nonostante le pesanti sovvenzioni annuali, ha prodotto uno spostamento modale insignificante rispetto alla situazione antecedente.

Mario Cavargna, presidente Pro Natura Piemonte

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