Servizio Ferroviario Metropolitano e struttura del nodo di Torino

Nei numeri di “Obiettivo Ambiente” di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2010 fu pubblicato, col titolo “FERROVIE: RISOLVERE IL NODO DI TORINO”, un progetto di Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM), patrocinato da Pro Natura, alternativo a quello proposto dall’Agenzia per la Mobilità Metropolitana Torinese (AMMT).

Riteniamo ora che sia il caso di inserire tale progetto, suggerito dal socio Domenico Accorinti, fra la documentazione del nostro sito in quanto, già con l’orario ferroviario dell’11 dicembre 2011, per quanto riguarda la Val di Susa, e ancor più con quello del 9 dicembre 2012, per quanto riguarda delle località del Cuneese, sono state adottate delle modifiche di orario che, anche se in modo non molto soddisfattivo, tendono ad avvicinarsi alla proposta di servizio cadenzato di Pro Natura Torino e, soprattutto, si è stabilito che all’introdotto servizio cadenzato venisse attribuita ufficialmente l’etichetta di Servizio Ferroviario Metropolitano.

Il progetto patrocinato da Pro Natura Torino comunque, pur con l’avvenuta inaugurazione del Passante ferroviario Torinese, non potrebbe essere realizzato nella sua integralità, e con garantite caratteristiche di efficienza, in quanto, come potrete vedrete dalla lettura dell’articolo illustrante il progetto, che qui riproduciamo, ciò richiederebbe il dirottamento di previsti finanziamenti da opere a scarso valore aggiunto, quale il sottopasso di raccordo della ferrovia Torino-Ceres sotto Corso Grosseto, verso altre piccole opere, ben più remunerative e dal costo analogo, o di poco superiore, al sottopasso in parola.

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