La ruota panoramica al Valentino, ovvero il progetto che non c’è

Comunicato Stampa

Facciamo seguito con questo comunicato all’audizione della nostra associazione svoltasi presso la VI Commissione Consiliare del Comune di Torino, cui ha fatto seguito quella del prof. Montanari, Presidente della Commissione Locale per il Paesaggio, sulla proposta di realizzazione di una grande Ruota Panoramica all’interno del parco del Valentino. All’audizione hanno partecipato anche l’Associazione Italia Nostra e l’Associazione “Rispettando San Salvario”. Desideriamo precisare alcuni punti in merito:

    Non esiste ancora un progetto, ma una semplice proposta di alcuni privati operatori, specializzati nella realizzazione di “parchi del divertimento”, fatta propria dalla Giunta Comunale il 1 febbraio 2012, che dovrà comunque seguire il suo iter e ottenere i relativi pareri solo quando si trasformerà in proposta progettuale. Pertanto non sono ancora stati formulati “pareri”, ma soltanto alcuni indirizzi, come quelli della Commissione per il Paesaggio, e quelli espressi nel mese di settembre dello scorso anno dalla Circoscrizione Ottava. I pareri verranno espressi solo quando vi sarà una reale definizione della proposta.

    L’impressione è che si stia svolgendo una sorta di campagna politico-mediatica per creare consenso intorno ad un progetto che ancora non c’è, così come vaga è la tipologia della ruota (la cui altezza massima consentita per legge non può superare i 50 metri).

    Contrariamente a quanto affermato, la localizzazione proposta dalla Giunta si situa pienamente all’interno del perimetro del parco del Valentino, così come puntualmente definito dalla dichiarazione ministeriale di interesse pubblico del 14 aprile 1948, dal Piano Regolatore di Torino nel 1995, e dal Regolamento del Parco del Valentino approvato nel 2001 dal Consiglio Comunale. Pertanto ovvia la competenza della locale Soprintendenza.

    Non ha senso pertanto spostare la proposta da viale Medaglie d’Oro al piazzale del monumento ad Amedeo duca d’Aosta, dichiarando che è “fuori del parco”. Gli aspetti critici per le ricadute ambientali e viabilistiche restano immutate, e il grazioso Villino Caprifoglio rischia di diventare la “biglietteria” della Ruota. Ribadiamo che il parco del Valentino non è un Luna Park, ma un parco storico, sia pur invaso dalle auto in molte sue porzioni, e da usi impropri.

    Occorre valutare attentamente anche l’impatto degli impianti tecnologici necessari al funzionamento della ruota, i sistemi di ancoraggio, i servizi collegati (con relativi scavi).

    Manca a tutt’oggi un Piano di Gestione del parco del Valentino ed un Comitato di Gestione dello stesso, come era stato richiesto dal Regolamento del 2001. Eventuali inserimenti di nuove attività come quella proposta possono solo far seguito a tali impegni finora disattesi.

    Gli aspetti paesaggistici vanno definiti con uno studio specifico legato ad un progetto che ancora non c’è. In ogni caso sarebbe molto più opportuno valorizzare le grandi visuali che si percepiscono dalla terrazza della “Vedetta Alpina” ai Cappuccini, o dallo splendido piazzale del Parco Europa, facilmente raggiungibili con una navetta o ancor meglio a piedi.

    In conclusione: riteniamo che, nella massima trasparenza, la Città debba prima valutare possibili siti per la collocazione eventuale di tale struttura definita “spettacolo viaggiante” (?), formulare una rosa di alternative con lo studio dei relativi impatti, e soltanto dopo pubblicare un bando per una richiesta di “manifestazioni di interesse” che non sia confezionata soltanto ad uso di un solo operatore commerciale proponente.

Emilio Soave, vicepresidente, referente per l’Urbanistica

 

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