Incontro sulla Torino-Ceres, l’intervento di Domenico Accorinti per Pro Natura

Pubblichiamo l’intervento di Domenico Accorinti, a nome di Pro Natura Torino e Pro Natura Piemonte, nell’incontro dedicato al collegamento ferroviario della Torino-Ceres con la stazione Rebaudengo avuto con l’Assessore ai Trasporti ed alla Viabilità del Comune di Torino, dott. Claudio Lubatti, presso la Quinta Circoscrizione in data 22 novembre 2012.

 

Signor Assessore,

Pro Natura Torino e Pro Natura Piemonte, in nome delle quali parlo, è convinta che l’opportunità o meno di un’opera quale quella di cui qui discutiamo, la bretella ferroviaria  di Corso Grosseto, può essere misurata solo in relazione alla sua funzionalità ad un adeguato modello di esercizio del nodo ferroviario di Torino visto nella sua totalità.

Lei, signor Assessore, sa, sia per Sua conoscenza personale sia per via di una lettera ufficiale inviata in data 10 settembre u.s. dalle nostre Associazioni al suo Assessorato, oltre che ad altri soggetti istituzionali competenti per la questione, che Pro Natura Torino e Pro Natura Piemonte sono fermamente convinte che il modello di esercizio del SFM, al quale si fa ufficialmente riferimento, è difficilmente compatibile con la struttura attuale del nodo ferroviario di Torino, per cui gli spazi liberi per il servizio metropolitano difficilmente consentiranno a questo di raggiungere livelli di efficienza secondo dei parametri accettabili.

In particolare, per quanto riguarda l’immissione della linea Torino – Ceres nel passante, da tempo si divulga sulla stampa e nei notiziari regionali che ogni 15 minuti un treno unirà l’aeroporto con Porta Susa, ma voci qualificate riferiscono che RFI avrebbe anticipato già da tempo a GTT che non è disposta  a consentire l’accesso al passante a più di un treno ogni mezzora, per cui, volendo portare la cadenza dei treni per l’Aeroporto ad uno ogni 15’, un treno su due dovrà necessariamente avere come capolinea la stazione Rebaudengo.

In effetti allo stato delle cose nulla è dimostrabile circa le frequenze compatibili col modello di esercizio nodale totale dal momento che un modello ufficiale di quest’ultimo non esiste. E la cosa è molto grave perché se, come si sta verificando, la struttura che si intende dare al nodo ferroviario viene data alla cieca (cioè appunto senza avere presente lo schema del traffico globale che in esso in concreto si vorrebbe far transitare) si rischierà, dopo aver speso miliardi in infrastrutture, di non ottenere adeguati benefici trasportistici.

Stando così le cose La preghiamo, Signor Assessore, di voler prendere in considerazione di esaminare la proposta di concreto piano di esercizio di cui alla nostra lettera del 10 settembre scorso, e comunque di verificare se il SFM elaborato dall’AMMT sia compatibile, in concreto, con l’insieme del traffico nodale, onde scongiurare l’ennesimo sperpero di pubblico denaro, in aggiunta a quelli già verificatisi durante la costruzione del Passante, ed anche questa volta si tratterebbe di somme non da poco e, conseguentemente, di esaminare se non è il caso di dirottare i finanziamenti previsti per il costosissimo raccordo di Corso Grosseto verso le altre opere nodali prioritarie ancora mancanti, dando così l’avvio ad un completo SFM nel corso di un solo anno dall’inizio dei lavori, con un costo totale analogo a quello che richiederebbe il solo raccordo di Corso Grosseto ma con un rapporto costo – benefici enormemente maggiore.

Quanto sopra, visto nell’ottica delle esigenze della V Circoscrizione, si sostanzia nel devolvere parte della somma da impegnare per la costruzione del raccordo di Corso Grosseto, che per la verità, a quanto pare, per ora sembra ancora essere una somma fantasma, per l’attuazione di un servizio treno + tram, frequente e prioritario, ed interscambiante tramite ascensori con la stazione Dora FS, che colleghi l’asse fondamentale del centro storico che va da Porta Nuova a Porta Palazzo, sfiorando piazza S. Carlo e Piazza Castello, alla Reggia di Venaria ed all’aeroporto di Caselle. Servizio che, razionalmente impostato, consentirebbe in parte di eliminare ed in parte di ridurre nel loro percorso un certo numero di linee automobilistiche urbane, suburbane ed extraurbane, nonché di aumentare l’attrattività del servizio per i cittadini, in particolare, oltre che del Centro Storico, proprio della V Circoscrizione, con conseguente aumento degli introiti, e riducendo notevolmente i costi di gestione a carico di GTT, dei Comuni interessati e della Provincia di Torino rispetto al servizio, oltretutto poco confortevole, oggi prestato.

Grazie per l’attenzione.

Domenico Accorinti, Pro Natura Torino

 

 

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