Il cunicolo geognostico del TAV Torino-Lione

WWF Italia, Pro Natura, Legambiente, Italia Nostra

 

Alta Velocità Torino-Lione

CON LA V.I.A. SUL CUNICOLO DE LA MADDALENA SI PARTE MALE

GLI AMBIENTALISTI CONTESTANO IL PROGETTO LTF E LA LEGGE OBIETTIVO

 

Le associazioni ambientaliste  WWF Italia, Pro Natura, Legambiente e Italia Nostra ritengono non valida la procedura di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) per il cosiddetto cunicolo esplorativo La Maddalena, collegato alla realizzazione della nuova Linea ad AV/AC Torino-Lione.

 

Gli ambientalisti ritengono che il Governo abbia compiuto un passo falso che rischia di avallare procedure falsate e scontentare l’Europa.

 

Le associazioni  contestano che: a) questo intervento possa essere separato dalla valutazione del tunnel di base;  b) la qualità della progettazione di LTF SAS (società pubblica italo-francese incaricata della realizzazione del tunnel); c) il reinserimento dell’intervento di autorità nella Legge obiettivo, che emargina i Comuni e cittadini, nonostante gli impegni assunti sin dal 2005 con gli enti locali della Val Susa e con l’Europa dal 2007. 

Su tutti questi aspetti le associazioni ambientaliste hanno intenzione di avviare iniziative nei confronti dell’Europa e di ricorrere alla giustizia amministrativa

Questi i punti salienti delle Osservazioni inviate dalle associazioni ambientaliste oggi 15 luglio (nei termini previsti per legge) ai Ministeri dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare e al Ministero dei beni e delle attività culturali, nell’ambito della procedura VIA.

 

Le associazioni hanno formato un gruppo di lavoro di 13 esperti, che in  due mesi ha rilevato ben 58 tra carenze, elusioni ed omissioni presenti nella documentazione redatta da LTF SAS, nell’ambito della procedura di VIA in questione che, ad avviso dei sottoscritti, non consentono di considerare tale documentazione rispondente agli standard per la progettazione e agli standard richiesti per la redazione dello Studio di Impatto Ambientale per le “infrastrutture strategiche” stabiliti nel Codice appalti (Dlgs n. 163/2006), nonché, spesso, alla stessa normativa regionale vigente in Piemonte.

 

Nelle Osservazioni, inviate oggi, le associazioni ambientaliste:

          ritengono la procedura sul c.d. cunicolo esplorativo La Maddalena invalida perché riguardante non approfondimenti geognostici, di cui al c. 9 dell’art. 165 del Codice Appalti, ma parte esecutiva di un intervento (discenderia/galleria di servizio) strettamente funzionale all’operatività del tunnel di base ancora non progettato e, quindi, da trattare in un’unica procedura di VIA riguardante l’intera linea ad AV/AC Torino-Lione;

          valutano che il grado di definizione del progetto in esame non possa essere in alcun modo considerarsi definitivo, ai sensi dell’art. 166 del Codice Appalti e della Sezione Terza del regolamento sugli appalti, ma sia a malapena, viste le numerose lacune ed omissioni, da considerarsi un progetto preliminare;

contestano, alla luce del percorso amministrativo, tecnico ed istituzionale che discende dall’Accordo di Palazzo Chigi del dicembre 2005 e che è stato comunicato ufficialmente anche alla Commissione europea nel luglio 2007, che LTF SAS, con l’avallo del Governo, faccia ricorso alle procedure speciali derivanti dalla Legge obiettivo, dal cui perimetro il progetto in esame era uscito. Procedure che non garantiscono una corretta informazione e partecipazione dei cittadini e relegano gli enti locali ad una funzione puramente esecutiva delle decisioni e direttive governative.

 

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